Cominciamo dall'inizio, da quella benedetta zanzara gonfia di sangue rimasta intrappolata nell'ambra milioni di anni fa gonfia del sangue succhiato a qualche dinosauro e che permetterà agli scienziati di ricostruirne il DNA procedendo poi alla clonazione... STOP! La specie di zanzara mostrata in Jurassic Park, per la precisione una Toxorhynchites rutilus, non si nutre di sangue, visto che si ciba di frutta. E poi, anche volendo, quella zanzara non l’avrebbe potuto proprio succhiare il sangue a un dinosauro dal momento che, come ci suggeriscono le antennine pelose mostrate da Spielberg con tanta perizia, si tratta di un esemplare maschio: come è noto sono solo le zanzare femmine a cibarsi di sangue. Spielberg, spalleggiato dai suoi sceneggiatori, assediato dalle domande di entomologi e paleontologi, si affrettò a dichiarare di aver scelto la Toxorhynchites rutilus perché aveva il “physique du rôle” della zanzara preistorica!
Poi c’è la questione del titolo, Jurassic Park... perché mai intestare il parco al Giurassico se i dinosauri in esso allevati risalgono in gran parte ad altri periodi? T-Rex e Velociraptor, le star del film, per esempio, vissero nel Cretaceo! Nessuna risposta ci viene poi data su come potrebbero i dinosauri vivere in un ambiente come il nostro, quando sappiamo per certo che milioni d’anni fa la Terra era avvolta da temperature e atmosfere completamente diverse.
Sulla precisione con cui sono stati ricreati aspetto e abitudini dei dinosauri si sono accapigliati in migliaia. Il Velociraptor era alto meno di un metro e non era il bestione che ci viene mostrato nel film. Il Dilophosauro non sputava veleno e non aveva quella suggestiva membrana che si apre a ombrello sul collo che vediamo nel film. Se il Triceratopo che vediamo morente è una femmina come dicono, perché ha le corna grandi tipiche dei maschi?
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