Gli antenati di Jurassic Park


Entrambi romanzi di grandissimo successo, Il mondo perduto di Arthur Conan Doyle e Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, posero le basi per tutta la letteratura “dinosauresca” a venire. Prima ancora del mitico Jurassic Park di Michael Crichton, che avrebbe poi fornito il plot per l’omonimo film di Spielberg, i due romanzi ne ispirarono un altro: La terra dimenticata dal tempo (1918) di Edgar Rice Burroughs, prolifico autore di fantascienza e padre letterario del personaggio di Tarzan.


Proprio come quelli dei due romanzi citati, i protagonisti di Burroughs finiscono in un mondo nascosto popolato di creature preistoriche. La differenza sta nell'ambientazione temporale (la Prima Guerra Mondiale) e nell'ambientazione scenografica (i ghiacci dell’Antartide): durante la guerra alcuni naufraghi inglesi riescono a prendere possesso del sommergibile tedesco che ha affondato il loro mercantile conducendolo tra i ghiacci dell’Antartide fino alla sperduta Caprona, un’isola su cui, a seguito di una violenta eruzione vulcanica, il clima ha permesso la crescita di una folta vegetazione al cui interno sono sopravvissuti per millenni dinosauri e uomini primitivi.
A tutto ciò non poteva restare insensibile il cinema americano che nel 1975 sforna La terra dimenticata dal tempo, diretto da Kevin Konnor (distribuito in Francia con il titolo Le 6me Continent – Le pays des temps obliés). I nostri eroi incontrano stormi di Pteranodonti e Pterodattili, con enormi Allosauri, Plesiosauri, Pteranodonti, Stiracosauri, l’immancabile Triceratopo e l’avvistamento di un colossale Diplodoco (rara apparizione nel cinema coevo).

Tutte le creature sono realizzate con una tecnica piuttosto rozza per gli anni Settanta e chiaramente votata al risparmio: enormi statue quasi prive di movimenti articolati (tranne le mascelle che si aprono e chiudono) rese “vive” da cavi invisibili, veloci movimenti della cinepresa e da un montaggio piuttosto serrato.

Il film avrà un seguito nel 1977 con Gli uomini della terra dimenticata dal tempo, sempre ispirato al romanzo di Burroughs... pellicola da dimenticare, compreso l’attacco di un imbalsamato Pteranodonte urlante al biplano dei protagonisti. Per tacere della tribù di selvaggi con il capo vestito come un samurai!

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